Ispirazione, ma dove caspita sei finita?

In questo periodo è capitato spesso di dovermi concentrare per realizzare dei progetti innovativi, ironici, sorprendenti. Insomma, qualcosa fuori dalla normale amministrazione che facesse rimanere di stucco gli utenti… Non è stato affatto facile. Quando la richiesta è così pretenziosa, la concentrazione non basta.

Ho imparato come si fa, funziona. Almeno con me.  Ho studiato bene l’argomento, ho preso degli appunti e ho fatto delle prove. Nessuna di queste mi soddisfaceva. Ho passato ore davanti allo schermo cercando di usare le parole giuste, le giuste immagini, i giusti colori. Niente. Pessimi risultati. Nessuna ironia, nessuna innovazione. La disperazione cominciava ad assalirmi. Mancava un solo giorno alla consegna del lavoro.

La mattina seguente, dopo una corsa frenetica per non perdere l’autobus, mi tuffo sopra e trovo anche posto dove sedermi. E’ stato proprio lì, sulla seggiola del 61 direzione “Balsamo Crivelli” che ho pensato a decine di soluzioni possibili. Si è finalmente aperta la porta della fantasia e la creatività si è scatenata come un fiume in piena. Ho preso appunti sul cellulare per non dimenticarmi tutto quello che mi stava balzando per la testa.

Qual è la conclusione? Bisogna prendere l’autobus direzione “Balsamo Crivelli” per trovare l’ispirazione?

No. Non è importante prendere l’autobus o l’aereo, spostarsi o restare fermi. L’importante è che esista una fase di studio e di preparazione e, che questa fase di studio, sia succeduta da una di riposo. Una notte intera, una corsa al parco, una partita a calcetto, un pasto. Scegli tu. L’importante è che si conceda del tempo alla mente per maturare tutti i contenuti studiati, prima che questi vengano bene assimilati nei nostri pensieri. Solo attraverso questa maturazione, potranno sbocciare le migliori idee.

Alla fantasia, serve tempo.

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